sabato, marzo 24, 2012

0. I'm Ugly.

Non so da dove partire.
Dal mio star male ogni volta che vedo del cibo sulla tavola o dal fatto che ho mangiato a stento un wurstel e una carota a pranzo, con conseguente mal di stomaco allucinante.

Prese le mie vitamine mi incammino ( in bici ) per andare a danza. Faccio un'ora massacrante di zumba poi mi rendo conto che non ho energie, e la voglia di andare a casa è overwhelming.
Mia madre è la mia maestra di modern. Mi ha sempre trattato malissimo, se non peggio. Meglio così che elogiarmi e tutto il resto però certe volte è troppo da sopportare.

Stasera ha comicniato a blaterare sul abbigliamento rigoroso e voleva tutte in body e calze, o pantaloni aderenti.

Mi sono sentita morire.

Ero così avvilita e mi vergognavo, mi stavan venendo conati di vomito solo a guaradarmi allo specchio.
Non ce la facevo.. era troppo.
Ho fatto metà lezione e poi quando mi ha urlato contro perchè guardavo in basso e avevo la faccia "morta" non ho resistito. Le lacrime han cominciato a scender giù e non riuscivo a fermarle. Mi vergognavo così tanto.
Ho corso verso il bagno e son stat lì almeno 10 minuti a piangere, poi ho preso il mio maglione dalla stanza di là e son andata verso lo spogliatoio. Mia madre mi ha seguito e ha dato giù di testa.

Io volevo solo andarmene da lì.

Finiti gli urli ho preso e son tornata a casa piangendo a dirotto, e anche adesso sto veramente dimmerda.

Non riuscivo neanche a guardare le mie cosce e i miei fianchi senza sentirmi male.

Stay strong.

6 commenti:

  1. mio dio, mi dispiace cristo.
    so cosa vuol dire sentirsi dire certe cose dalla propria madre. è una cosa orribile.

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  2. Piccola non mollare, so che i genitori sanno essere orribili e i miei lo sanno essere così bene che hanno dimenticato com'è essere normali. Tu sei dolcissima e forte, non devi essere triste , sarai bellissima.
    Riguardo al perchè ho mollato la classica, andavo a un accademia lontanissima ma casa e ci voleva un'ora in autobus per raggiungerla, per fare 1h e mezza di lezione 3 volte a settimana. Già così mi avrebbe portato via molto tempo, ma quel deficiente pazzo morboso di mio padre pretendeva che io ci andassi con mia sorella (lei faceva moderna nella stessa accademia) che aveva lezione un'ora prima, oppure la costringeva a venire con me quando avevo io la lezione prima di lei. Quindi dovevo stare lì ad aspettare un'altra ora. Tutto questo perchè nella sua mente malata aveva paura che prendessimo l'autobus da sole in pieno giorno, a Roma, in un quartiere ricco, alla nostra età. E mia sorella è una gran cogliona che si addormentava tutti i pomeriggi e ogni santo giorno mi faceva perderre l'autobus e arrivare tardi e se n'è sempre fregata, anche oggi che mi fa arrivare tardi a scuola. Poi non voleva ovviamente il mio caro paparino che io tornassi la sera da sola, perciò finita la lezione dovevo aspettare altre 2 ore e mezza lì che lui con comodo uscisse dal lavoro e mi portasse a casa in macchina, senza contare che se mi avesse lasciato tornare all'ora in cui finivo sarebbe stato ancora giorno. Il risultato: uno stress spaventoso. I compiti li finivo all'1 di notte e mi addormentavo dappertutto. Come se non bastasse io mi impegnavo tantissimo, ero la migliore senza dubbio e avevo una passione dentro, peccato che non avessi il fisico (non sono mai stata grassa ma ho le gambe pesanti, così come le ginocchia troppo grosse che mi impedivano di chiudere bene la quinta posizione) e perciò la mia insegnante e la direttrice favorivano le mie compagne anoressiche a cui non andava di fare un cazzo, mentre io nonostante i miei sforzi venivo trattata a pesci in faccia. Giusto poi per parlare del grande amore per la danza delle mie compagne, tutte decisero di mollare e sciogliere la classe così decisi anche io di darci un taglio. E questa è la storia. Scusa le parolacce, ma solo ripensarci mi fa salire una rabbia...continua tu il mio sogno anche per me :)
    comunque se ti senti triste e ti piace il giappone...leggi un manga ;)
    un abbraccio grandissimo

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  3. Ciao :) sai, anch'io faccio danza (classica) e l'ora e mezza di lezione per me è una delle più tragiche della giornata. Non mi sento leggera e non mi vedo magra. Risultato: occhi bassi e urla della mia insegnante. La stessa che l'anno scorso mi ha rimproverata per 2 mesi (facendomi piangere a dirotto ad ogni singola lezione) perchè "dimagrivo troppo velocemente". Quella è una sala di pressioni, che credo dovremmo entrambe usare come stimolo e nient'altro.
    http://blair-nervosa.blogspot.it/
    Passa di qui se vuoi... Ti abbraccio :)

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  4. Non so cosa rispondervi ragazze. Siete state tutte troppo gentili, mi vien da piangere! Siete fantastiche e piene di ispirazione per me, grazie, grazie davvero.

    Ho provato a spiegarlo alla mia migliore amica e mi ha detto di non preoccuparmi e che avevo un fisico invidiabile, che io non dovevo vergognarmi di niente, MA IO NON CE LA FACCIO.

    Finchè non raggiungerò i miei 55 non credo che mi sentirò a mio agio in questo corpo, mi spiace.

    Detto questo, voi siete il mio supporto principale e lo apprezzo moltissimo!

    Saya ♥

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  5. E' quello che provo anche io ogni volta quando devo mostrare il mio corpo a qualcuno: vergogna; mi vergogno come una ladra. Non riesco proprio a guardarmi e dire 'beh, che fisico' no, io penso 'oh mio dio, che grassa, che fianchi larghi, che pancia, che gambe enormi, devi dimagrire, punto'
    E' una sensazione orribile e posso capirti benissimo, ti seguo da oggi e un abbraccio. :)

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    1. Ora passo da te, e grazie, è bello vedere che non son la sola che si sente così!

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